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Fai un bel respiro

Aggiornamento: 7 feb 2021

Esploriamo insieme l'importanza di questa azione che senza controlli volontari ci mantiene vivi. Ecco come migliorarla e trarne migliori benefici.




E' un'espressione che si dice o ci si sente dire soprattutto nei momenti più tesi.

Nelle situazioni più stressanti infatti, c'è quasi sempre qualcuno a noi caro che ci guarda dritto negli occhi e con fermezza ci dice:

" FERMATI E FAI UN BEL RESPIRO!"

In quel momento non ci rendiamo neppure conto che ci hanno dato uno dei consigli più preziosi che potessero mai darci.

E così anche nelle lezioni yoga, tra un'inspirazione ed un'espirazione il respiro è sempre al centro della nostra attenzione.

Oggi vorrei parlarti della respirazione diaframmatica per il semplice fatto che ha cambiato la mia quotidianità in meglio e spero tu stesso possa trarne beneficio.


La maggior parte di noi respira in modo inverso... Come in modo inverso ti chiederai ?!? Beh, in questo preciso momento, ascolta il tuo respiro: dove lo senti? Qual'é la parte del corpo che ne subisce il movimento? Nella gola? Nel torace? nell'addome?

Non riesco a sentire la tua risposta in tempo reale ma son sicura che nella maggior parte dei casi la risposta sia stata nel petto. Il torace si espande e si ritrae ma non è li che il nostro respiro dovrebbe avvenire.

E' nell'addome: la nostra pancia come un palloncino si gonfia e sgonfia grazie all'attività del diaframma (chiamata appunto respirazione diaframmatica).

La causa di una non corretta respirazione si trova nel nostro stile di vita fatto di stress, ansie e preoccuazioni. Tutto ciò ci porta a respirare in modo superficiale, minimo, come se non si avesse il tempo di farlo propriamente e potessimo vivere in una sorta di apnea; causando un irrigidimento del diaframma e bloccandone la sua attività.


Vorrei invitarti a provare questo semplice esercizio:


Siediti in una posizione comoda o stenditi se preferisci. Respira con il naso. Posiziona le mani a livello dell'ombelico: la pancia si espande con l'inspirazione e si ritrae con l'espirazione ( l'immagine di un palloncino che si gonfia e sgonfia può essere utile).

Dopo qualche respiro, posiziona le mani all'altezza del petto, esegui lo stesso esercizio creando spazio tra le costole durante l'inspirazione e riducendolo durante l'espirazione.

Ora è il momento della respirazione clavicolare: posiziona le mani alla base del collo e respira come in precedenza.

Noterai che non c'è molto spazio per accogliere un nuovo respiro, é una respirazione veloce e superficiale; quella che utilizziamo in situazioni di forte stress, di panico, per sopravvivere.

Ora proviamo a combinare tutte le respirazioni. Come un'onda del mare ad ogni inspirazione parti dal basso, espandi l'addome, il torace e leggermente le clavicole.

Con l'espirazione l'onda torna indietro, verso il mare, si ritrae dalle clavicole al torace fino all'addome ( l'ombelico si avvicina alla colonna vertebrale).


Attraverso questa respirazione il diaframma esegue perfettamente la sua funzione: durante l'espirazione i muscoli dell'addome si rilassano permettendo al diaframma di scendere e dare spazio ai polmoni di espandersi e accogliere più aria, ossigeno e nutrimento, con l'espirazione i muscoli addominali si contraggono spingendo il diaframma verso l'alto comprimendo i polmoni e aiutandoli ad espellere più sostanze di scarto possibili.


Esegui questo esercizio con calma. Senza fretta. Nei momenti di tensione, provaci a respirare così, ritora nel presente e previeni reazioni istantanee di cui ci si potrebbe pentire.

Se nel praticare la respirazione diaframmatica non ti piace la sensazione che provi, torna al respiro spontaneo, lascialo andare libero senza costrizioni.


Il respiro è vita.

Vi auguro tanti bellissimi lunghissimi respiri!!

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